Messa Gasparina

 

Quirino Gasparini

 

Nato il 24 ottobre 1721 in Gandino (Bergamo) Quirino Gasparini studia musica con Francesco Silani organista della Basilica di S. Maria Maggiore in Bergamo e si perfeziona con Andrea Fioroni maestro di cappella del Duomo di Milano. Ordinato sacerdote nel 1745, nel 1751 avvia gli studi di composizione presso l’Accademia Filarmonica di Bologna.

 

                               

 

E’ attivo in seguito in qualità di violoncellista ma principalmente come direttore musicale nelle funzioni religiose celebrate in varie chiese in Bergamo. Negli anni fra il 1758 e il 1759 lo troviamo a Venezia, Vercelli poi a Roma e Napoli. A Bologna ancora nel 1760 figura col proprio maestro ed amico Giovanni Battista Martini nella commissione giudicatrice per il concorso alla direzione musicale della Cattedrale di S. Petronio a fianco di Nicola Antonio Porpora e G. Battista Casali maestro in S. Giovanni in Laterano a Roma. Fra il 1759 e il 1760 il Gasparini tenta poi di ottenere in Bergamo il posto di Maestro in S. Maria Maggiore: venne nominato Carlo Lenzi. Confida a quel punto nella nomina in Torino quale direttore musicale della Cattedrale. Tale incarico gli viene affidato il 23 agosto 1760, in seguito al brillante superamento delle prove concorsuali. Nella capitale piemontese diverrà poi anche Maestro di Corte, mantenendo i due titoli sino alla morte avvenuta il 26 settembre 1778.

Il catalogo delle composizioni, in gran parte appartenenti al genere vocale-strumentale sacro, comprende circa 150 titoli conservati presso il fondo musicale della Cappella dei Cantori del Duomo di Torino. Nel fondo della Biblioteca del Clero della Basilica di S. Alessandro in Colonna in Bergamo si trova traccia di 41 lavori che possiamo considerare appartenenti alla produzione giovanile. 18 brani sono poi rinvenibili presso il fondo musicale della Basilica di Gandino. Altre e discretamente numerose musiche fanno parte dei cataloghi di importanti biblioteche pubbliche e private in Italia e all’estero. Tra le composizioni strumentali si segnalano Concerti per cembalo o organo, Sonate per vari organici, Trii per due violini e violoncello (1765 circa) editi in Londra. Il Nostro si distingue anche quale compositore operista. I suoi lavori in questo settore non sono numerosi ma secondo le considerazioni attuali dei musicologi comunque risultano assai significativi per comprendere in particolare la prassi compositiva del teatro musicale dell’epoca. “Mitridate” su testo di V.A. Cigna-Santi, va in scena a Torino nel gennaio 1767: Mozart stesso, per il suo Mitridate re di Ponto, lavorerà in seguito sullo stesso libretto. In una lettera di Leopold Mozart a padre Martini del 2 gennaio 1771 riguardante l'omonima opera del figlio, troviamo che alcune delle cantanti interpreti, pretendevano di inserirvi alcune arie e un duetto tratti dalla corrispondente partitura del Gasparini.

 

“Messa Gasparina a quattro voci” è l’intestazione della inedita versione polifonica del testo dell’ Ordinarium  Missae, contenuta in questa registrazione. Così si legge nel primo foglio manoscritto della parte d’organo del basso continuo. “Messa a quattro con Trombe ritorte” troviamo invece riportato in altro dei manoscritti. Viene concepita dall’autore nel periodo iniziale della propria produzione in cui egli collabora con varie sedi musicali italiane, al termine degli studi di composizione svolti presso l’Accademia Filarmonica di Bologna, quale allievo di Padre G.B.Martini. Nella storia, riassunta oggi nel sito web dell’Accademia, troviamo che “gli Accademici, che si distinguevano nelle tre classi di Compositori, Cantanti e Suonatori, si ritrovavano settimanalmente in quella che oggi è la Sala Mozart... In essa, all'epoca di dimensioni più ridotte dell'attuale, si svolgevano anche gli esami per accedere alla classe dei compositori. Le riunioni prevedevano l'esecuzione di brani originali, sui quali si tenevano anche discussioni di ordine teorico. Nella sala si suonavano vari strumenti…, e un prezioso organo donato dal conte Carrati nel 1673”. Tutti gli Accademici erano inoltre ogni anno invitati a partecipare ad una Messa e ad un Vespro in occasione dei festeggiamenti che allora si tenevano in onore del santo patrono del sodalizio, collaborando alla realizzazione della veste musicale della celebrazione.

 

Un buon numero delle composizioni giovanili di Quirino Gasparini appartenenti alla produzione destinata all’Accademia Filarmonica bolognese, oltre ad alcune da lui realizzate invece in quel periodo per le chiese bergamasche, sono conservate nel fondo dei manoscritti musicali della Biblioteca del Clero della Basilica di S. Alessandro in Colonna in Bergamo. Lo studio diretto del contenuto di tali documenti permette oggi di fissare in 41 il numero delle composizioni di questo autore qui conservate sotto forma di parti staccate o, più raramente, di partitura manoscritta.

L’antico stile del Concerto Grosso tardo seicentesco contraddistingue anche la cosiddetta “Messa in Ripieno” alla cui categoria ancora appartiene il presente esempio. Essa si distingue dal genere più esplicitamente settecentesco della Messa Concertata perché, contrariamente a quest’ultima, ancora non introduce le Arie o Ariette destinate ai cantanti solisti, presentando piuttosto in unica ininterrotta soluzione formale la contrapposizione tipica di Concertino e Ripieno, antica caratteristica del concerto strumentale. L’organico a 4 voci del coro per cui la Messa Gasparina è concepita risulta sostenuto da un ridotto impianto strumentale utilizzato per rinforzarne la sonorità, secondo l’uso settecentesco del “raddoppio” delle voci mediante strumenti. La varietà dello stile, in bilico tra antico e moderno, influenza il contenuto e lo condiziona. Il fraseggio “alla Napoletana” si alterna ad abitudini del modello polifonico severo mentre la timbrica è variata dall’utilizzo delle trombe introdotto secondo la pratica bolognese alla fine del ‘600 ed evidentemente in uso nelle Chiese ancora all’epoca del Nostro.

Il Complesso Polifonico e Strumentale Ghirlanda Musicale ha eseguito la prima esecuzione moderna della Messa Gasparina il 14 giugno 2013 nella Basilica di S. Alessandro in Colonna, nell’ambito del programma del concerto  dedicato a “La Città ed il Beato -  Luca Passi nella storia di Bergamo”. La ricostruzione e trascrizione della partitura dai manoscritti originali è stata da noi curata in precedenza, nel corso del 2012.

 

Note a cura di Marco Maisano

dal libretto del cd (ediz. Centro Studi Valle Imagna- 2015)

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